L’assegno per il nucleo familiare rappresenta una prestazione a sostegno del reddito con lo scopo di aiutare le famiglie dei lavoratori dipendenti e dei pensionati da lavoro dipendente  con reddito basso (al di sotto di determinati limiti stabiliti ogni anno con decreto ).

L’assegno spetta in misura diversa in relazione al numero dei componenti e al reddito del nucleo familiare. Più alto è il numero dei componenti del nucleo familiare, tanto più alto  sarà l’importo del trattamento.

Possono percepire l’assegno:

  • lavoratori dipendenti in attività;
  • disoccupati indennizzati;
  • lavoratori in regime di cassa integrazione;
  • lavoratori in mobilità;
  • lavoratori assenti per malattia o maternità;
  • lavoratori in aspettativa per cariche pubbliche elettive e sindacali;
  • lavoratori dell’industria o marittimi in congedo matrimoniale;
  • pensionati ex lavoratori dipendenti;
  • soci di cooperative;
  • lavoratori assunti a tempo parziale.

Sono esclusi:

  • piccoli coltivatori diretti, per le giornate di lavoro autonomo con le quali integrano quelle di lavoro agricolo dipendente;
  • coltivatori diretti, coloni e mezzadri;
  • pensionati delle gestioni speciali per i lavoratori autonomi.

(Per queste categorie si applica invece la disciplina sugli “assegni familiari” gestiti direttamente dall’INPS oppure la maggiorazione delle pensioni).

Gli importi e i livelli di reddito per avere diritto all’assegno per il nucleo familiare sono comunicati ogni anno dall’INPS.