Nella risposta all’interpello 265 del 18 luglio 2019, il contribuente dichiara di aver ristrutturato un edificio ad uso residenziale mediante un intervento di demolizione e successiva ricostruzione che ha prodotto un edificio con diminuzione della volumetria preesistente, all’interno della sagoma e dell’area di sedime esistente.E’ stato quindi chiesto dall’istante se tale tipo di intervento possa rientrare o meno tra quelli agevolabili, data la modifica volumetrica.

Nella risposta l’Agenzia delle Entrate ha ricordato che il Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, interpellato per fattispecie analoghe nel 2015,. aveva espresso l’avviso secondo cui “le modifiche apportate alla definizione degli interventi di ristrutturazione edilizia di cui al comma 1, lett. d), dell’articolo 3 del d.P.R. 380/2001 (…) consentono (…) di ritenere che gli interventi di demolizione e ricostruzione, anche con volumetria inferiore rispetto a quella preesistente, rientrino in questa fattispecie”.

Pertanto, seguendo le indicazioni del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, l’Agenzia delle Entrate nell’interpello 265 in commento, ha chiarito che nel caso in cui il contribuente abbia realizzato un intervento di ristrutturazione edilizia mediante demolizione e successiva ricostruzione, che abbia prodotto un edificio con volumetria inferiore rispetto all’immobile preesistente, potràbeneficiare delle agevolazioni fiscali in argomento, sempreché siano pienamente rispettati tutti i requisiti imposti dalle relative normative in materia.