Con la Circolare MISE del 9 febbraio 2018 sono stati forniti chiarimenti in merito al credito d’imposta per attività di ricerca e sviluppo inerenti i software. In generale, l’individuazione delle attività ammissibili al credito d’imposta è stata condotta dal legislatore ricalcando le definizioni di “ricerca fondamentale”, “ricerca applicata” e “sviluppo sperimentale” contenute nella Comunicazione della Commissione Europea (2014/C 198/01) del 27 giugno 2014, recante “Disciplina degli aiuti di Stato a favore di ricerca, sviluppo e innovazione”. Con specifico riferimento alle attività di sviluppo di software emerge che le innovazioni legate al software sono generalmente di tipo incrementale e, in quanto tali, normalmente classificabili nell’ambito delle attività di sviluppo sperimentale.MISE, Circolare 9 febbraio 2018, n 59990