A decorrere dal 1 gennaio 2018,  per ciascun licenziamento collettivo, il datore di lavoro è tenuto alla contribuzione per il finanziamento dell’integrazione salariale straordinaria, pagando l’aliquota percentuale innalzata all’82% del massimale  previsto per la NASPI , invece che  41%,  il doppio di quanto previsto finora.L’importo  massimo attuale , corrispondente al 41% del massimale convenzionale Naspi è pari a 1.470 euro. L’aumento  porta dunque il ticket licenziamento per ciascun lavoratore a  2.940 euro.  Fanno eccezione i licenziamenti collettivi a seguito di procedure instaurate entro ottobre 2017, ai sensi dell’art. 4 della l. 223/1991.