Le richieste del contributo a fondo perduto perequativo sono in corsa. Prima di effettuare l’invio è necessario (nonché consigliabile) effettuare dei controlli. Prima attenzione da porre è dalle eventuali dichiarazioni integrative 2019 o 2020, eventualmente, da inviare, perché possono generare una riduzione o l’azzeramento del contributo già ottenuto. Secondo step la base di calcolo costituita dalla differenza tra il risultato d’esercizio 2019 e 2020, ridotta dell’ammontare dei contributi a fondo perduto riconosciuti dall’Agenzia delle entrate. I controlli documentali vertono: sulla data di trasmissione della dichiarazione 2020: 30/09/2021 termine ultimo; la partita Iva non deve risultare chiusa al 26/05/2021, né aperta dopo; i ricavi 2029 non devono superare i 10 milioni di euro; devono essere rispettati i limiti del Temporary Framework Europeo per il quale è prevista specifica dichiarazione sostitutiva di atto notorio sia per chi si avvalga della sezione 3.1 che per chi decida di avvalersi dei più alti limiti previsti dalla sezione 3.12.
Fondo perduto perequativo: i controlli da effettuare prima della richiesta
da Studio Deias | Dic 14, 2021 | Legislazione | 0 commenti