Molti gli emendamenti presentati per la fase parlamentare dell’iter di conversione in legge del Decreto Dignità. Tra quelli ammissibili ci sono: la previsione di un regime transitorio utile a consentire alle imprese di rinnovare i contratti a tempo anche senza causale oltre i 12 mesi, l’introduzione di incentivi per le assunzioni di lavoratori under 35, l’esclusione del periodo di intervallo per le prestazioni “stop and go” con riferimento ai contratti di somministrazione e la reintroduzione dei voucher per alcuni settori: agricoltura, turismo ed enti locali.